Mostre Fotografiche

L’autunno di Milano offre l’occasione di scoprire l’arte della fotografia con varie mostre su protagonisti di tutto rispetto. Fino al 16 novembre la Nuova Galleria Morone ospiterà le opere del fotografo franco-polacco Roman Opałka incentrate sullo scorrere del tempo, congelato nei suoi autoscatti tesi a catturare i giorni di passaggio sul volto dell’autore.

Il Museo Leonardo da Vinci proporrà invece fino 24 novembre la collezione dei fotografi De Re: si tratta di una selezione che abbraccia un arco di tempo affascinante, dagli anni ’20 agli anni ’80 del secolo scorso. Gli scatti appartengono alla fotografia industriale, che nella maestria degli autori assurge a idea artistica propria e indipendente.

Mentre nel mondo del rullino chimico la fotografia d’arte e professionale era inconcepibile con una compatta, oggi la differenza tra fotocamere digitali e reflex (vedi qui per un confronto)pur continuando a essere marcata, non impedisce di ottenere scatti di una certa qualità anche con una fotocamera compatta. In origine la grande opposizione riguardava il mirino: il sistema reflex, come suggerisce il nome, ha un meccanismo di specchi e pentaprismi che consente di vedere esattamente ciò che si scatta, mentre il mirino delle compatte mostra un’angolazione leggermente diversa.

Nell’era digitale tutto ciò non è mutato, ma ormai le compatte per questioni di design hanno perso il mirino e mostrano direttamente l’anteprima reale su unoschermo lcd. Ciò in alcuni casi potrebbe creare problemi, ma non è il mirino il pregio essenziale di una reflex digitale. Il corpo della macchina è più grande e pesante, e ciò permette l’installazione di un sensore solitamente di superficie maggiore, full frame se di fascia alta. La reflex quindi cattura un segnale meno rumoroso in linea di massima. Inoltre monta una gamma vastissima di obiettivi, di solito con aggancio identico per ciascuna marca, mentre una compatta ha un fattore di zoom prestabilito dalla fabbrica. Va da sé che le reflex rispetto alle compatte sono molto più delicate, e soprattutto costose.